Vita

Ci sono solo quattro cose che amo veramente della vita: l’arte, la letteratura, la musica e il cielo.

Un fulmine a ciel sereno.

Grandina,fulmini sparsi nel cielo, vento impetuoso e un forte freddo accompagnano le sensazioni che provo in questo momento , ma che non si avvicinano minimamente alla confusione che ho dentro.
Una confusione che arriva proprio quando sembra essersi calmato tutto e proprio quando cominciavo a sentirmi fortunato, felice e appagato della vita che conducevo. E’ bastato un istante, un incontro casuale, e un dolce sorriso a farmi mettere tutto in discussione. Tutto vacillante, come un elefante in bilico su di una corda.

Paura?

Mi stavo prendendo del tempo per riflettere e per capire ciò di cui realmente avevo paura. Volevo riuscire a scoprire quello che temevo realmente, per poter sapere chi volevo essere veramente. Continuavo a fantasticare su mille cose, le quali, per la maggior parte, erano inutili e senza senso, ma che messe insieme mi facevano riflettere su un largo spazio della mia vita, del mio io, dei miei pensieri, ma non delle mie paure… Non riuscivo a focalizzarmi su ciò che realmente mi faceva davvero paura e il fatto di non riuscire ad arrivare ad una conclusione cominciava a farmi credere di non avere delle “vere” paure. Ciò poteva sembrare molto strano, dato che comunque tutti nella vita hanno delle debolezze , dei timori e tutti cercano di tenerle nascoste; infatti quando sveli a tutti la tua debolezza non sei più al sicuro, ti esponi e mostri a tutti la tua vera faccia, eliminando tutte quelle maschere che utilizzi di solito per rapportati con gli altri e certe volte anche con te stesso.
Quindi mi ritrovavo ancora li, seduto sulla sedia, a pensare e pensare, ma senza riuscire a trovare una soluzione. Forse la mia più grande paura era quella di non avere paure? O forse era l’ennesimo pensiero malato che mi frullava in testa. Una cosa era certa , io avevo paura di molte cose, ma forse stavo cercando ancora di capire quale delle tante fosse quella “vera”, la cruda realtà e forse mi serviva solamente del tempo per capire quale fosse.

riflessioni

Tutti vogliono sempre e in ogni circostanza sentirsi al centro dell’attenzione. Ognuno di noi si sente speciale, quell’unica persona che può fare la differenza, che ha le proprie idee, i propri pensieri e i propri ideali, ma non è proprio cosi semplice come pensiamo . O meglio, non sto dicendo che siamo tutti uguali, come pecore schiave del sistema, ma al contrario , sono il primo che afferma che siamo tutti diversi. Ma non diversi come aspetto fisico, come pensiero, etc… Ma diversi come anima. Io credo che ognuno di noi abbia un’anima differente, un’anima fatta da piccoli pezzetti di vita, che sono passioni, immagini, desideri, sogni, obbiettivi , delusioni , e chi più ne ha più ne metta.
Ora, non voglio passare per quella persona che pensa di scrivere qualcosa di “filosofico” relativo alla vita, ne tanto meno mi sento io uno scrittore o altro, ma più semplicemente sono un ragazzo a cui piace scrivere per il semplice gusto di farlo. Non cerco followers o persone che mi seguano , perche’ poi le mie “riflessioni” non sarebbero piu’ frutto della mia liberta’ , ma sarebbero finalizzate ad un pubblico, attraverso un’inconscia motivazione.
E allora vi starete chiedendo, ma perche’ cazzo questo qui scrive come se ci stesse parlando anche se poi dice di non volere avere delle persone che lo seguano?!?! Ecco la risposta e’ semplicissima : io scrivo per me , ma comunque a qualcuno devo indirizzarlo questo mio scritto e chi , se non meglio della mia immaginazione come followers può aiutarmi?

diventare maggiorenni

Sono contento di essere diventato finalmente maggiorenne.

Ho sempre desiderato e aspettato con gioia l’avvento dei miei 18 anni, il diventar grandi e finalmente “uomini”. Ma cosa vuol dire veramente diventare maggiorenni? Cosa implica superare la soglia dei 18 anni? Vuol dire semplicemente diventare più grandi, avere la possibilità finalmente di fare più cose, avere la possibilità di guidare, di votare , etc..? No, per me diventare maggiorenni vuol solo dire che che si diventa responsabili delle proprie responsabilità. Dopo i 18 anni, come detto in precedenza, si possono fare moltissime cose nuove, che prima, quando si era minorenni, non si potevano fare, ma attenzione, ciò implica che ora anche se si possono fare più cose, siamo noi i responsabili al 100%. Ecco un paio di esempi veloci. Quando sei maggiorenne puoi comprare liberamente tutti gli alcolici che vuoi, ma sta a te, alla tua responsabilità, capire fin dove puoi spingerti , fin dove pensi sia il limite quantitativo da comprare e quindi da bere in seguito. A 18 anni si può fare la patente e di conseguenza guidare, una cosa bellissima, ma soprattutto utile, ma sta sempre a te la decisione e l’accortezza di capire cosa puoi e cosa non puoi fare con l’automobile.

I divieti che ci sono stati imposti da bambini, si riferivano alle cose che non potevamo fare solo perchè erano sbagliate? La maggior parte delle volte no; infatti i divieti che ci venivano imposti non negavano delle azioni o delle cose in se sbagliate, ma più semplicemente i divieti ci vietavano di avere la possibilità di scegliere se fare quelle cose o no. Mi spiego meglio: una mamma sta passeggiando tranquilla con suo figlio e gli dice che non può attraversare la strada da solo, ma non perchè da bambini è pericoloso attraversare la strada, ma perchè da bambini si è ancora troppo piccoli per capire tutte le regole della strada, i divieti, le precedenze, etc..

A 18 anni diventiamo finalmente padroni effettivi della nostra vita e delle nostre scelte, anche se rimaniamo ancora attaccati alla tetta della nostra mamma, per molti anni, economicamente. Diventare maggiorenni quindi significa raggiungere quell’età della vita in cui diventiamo responsabili e maturi o almeno dovrebbe essere così. Comprendiamo che se facciamo qualcosa di sbagliato o se infrangiamo un divieto, non è più come quando si era adolescenti o quando si era bambini, non è più una bravata e se dovessimo venir scoperti non riceviamo solo una romanzina dai genitori.

Apro una piccola parentesi per continuare il discorso senza farvi smarrire; io faccio i graffiti, e come moltissima altra gente purtroppo non sempre possiamo agire nella legalità( dato che ogni tanto ci vengono dati muri appositi, pannelli o commissioni varie), ma per fare quello che più ci piace dobbiamo dipingere in fabbriche abbandonate o muri di case diroccate, dato che qui in Italia questa forma d’arte non viene presa quasi per niente in considerazione, perchè diciamocelo: quello che non porta soldi i tasca allo stato non ha motivo di esistere…

Vabeh comunque ritornando al discorso iniziale ( perchè se  no qui comincio a parlare di un’altra cosa e poi mi dilungo troppo) ,un giorno mia mamma mi disse ” ora che sei maggiorenne se dovessi venir beccato a “imbrattare” qualche muro (come dice lei in modo grezzo e da più completa ignorante) la responsabilità  sarà tutta tua!”. All’inizio, la prima volta che me lo disse, rimasi molto atterito e di sasso, perchè cominciavo a comprendere che non sarei più stato sotto la protezione dei miei genitori, ma poi ecco, come un lampo a ciel sereno, tutto mi fu chiaro e la soluzione mi apparve davanti agli occhi. Quel giorno capii che se mai un giorno mi dovessero beccare a fare quello che più mi piace, fare arte, esprimermi liberamente, io vorrei che la responsabilità sia tutta mia e sapete perchè? Perchè sono io che amo dipingere e adesso se ci penso, mi sarebbero girate un po’ le palle se mi avessero beccato quando ancora ero minorenne, perchè la responsabilità sarebbe stata in parte anche dei miei genitori, i quali però odiano quello che faccio, la mia arte.

Ecco cosa vuol dire per me essere maggiorenni, non sentirsi grandi e spavaldi , pensando di poter fare tutto quello che si vuole, ma facendo quello che si vuole con l’unica regola di sapere anche quali sono i rischi cui si va incontro.